domenica 3 luglio 2016

MANGIAMO UN BOCCONE INSIEME..

È  quello che  col gesto più  semplice del mondo avevano pensato gli italiani di Dacca, in Bangladesh.
In un ristorante alla moda,apparentemente sicuro, peraltro vicinissimo alla ambasciata italiana.
Alla fine di una normale giornata di lavoro ,padri e madri di famiglia, giovani e non ,e  soprattutto lontani dalle loro famiglie.
Imprenditori del tessile , dove molti dei nostri hanno investito in quel paese.
Mai avrebbero potuto pensare che il motivo principe della loro condanna a morte sarebbe stato non saper recitare dei versi del Corano ,cosa che ovviamente non avrebbe comunque salvato loro la vita.
Sarebbe stato come chiedere a parti invertite a questi pazzi  che ci cantassero l'inno  di Mameli in sardo: impossibile...
Hanno trovato la morte così, sgozzati uno a uno, senza motivo,lasciato figli ,mogli,mariti,cancellati in un secondo.
Ciò che colpisce guardando le foto in TV è  che uccisi e uccisori hanno lo stesso sguardo sorridente e disteso,i primi non immaginando neanche,i secondi già  preparati all'evento.
Non si intravede neanche un po di tristezza  nello sguardo di chi una volta compiuto l'assalto  si sarebbe poi fatto esplodere...
Sereni giovani  intelligenti, di buona famiglia tutti,e consapevoli di verso la morte propria  e di gente che la morte  l ha trovata senza capire il perché.
Si fa fatica a trovare un senso ,a capire dove il loro cervello ha la falla e in nome di che cosa e chi distruggono la vita è il futuro proprio  e di gente innocente....
Senza parole..