martedì 29 dicembre 2020

PROCRASTINARE E DIMENTICARE

 A me sembra un po' la malattia del secolo,se vogliamo chiamarla malattia.

Cerchiamo  con ogni  scusa possibile di rimandare le cose ,  ovviamente soprattutto quelle  più  fastidiose , quelle per cui abbiamo interesse pari  a 0, ma che  comunque  dovremmo fare.

Adesso non   me la  sento , è troppo tardi , ho bisogno  di calma, non so se  ci riesco, magari si  autorisolve(a volte capita).

Il risultato  finale di  tutto  questo  spostare  è quindi  solo quello ritrovarsi  con una montagna  da  scalare , e anche un po' in fretta,    col fiatone  diciamo, perche  ormai  tante  operazioni del mucchio non sono più rimandabili.

A volte riusciamo pure nell'impresa di dimenticarci  completamente   degli  impegni/eventi  che abbiamo spostato ,   col grandioso risultato  di pagare pegno, nel vero senso della parola, tipo strapagare  una  multa  che se  pagata subito sarebbe costata la metà,  oppure essere cazziati  dal capo  per aver dimenticato questo o quello.

Eppure oggi abbiamo telefonate e mail  che ci ricordano tutto tartassandoci fin  troppo la  vita , è tutto bip bip sullo smartphone,ma  evidentemente non basta, riusciamo a  dimenticarci, o lo vogliamo.

Alzheimer superprecoce....

L' AMORE INTERROTTO

 E'  un po'  come  il  coito  interrotto ,  senza  essere  volgari.

Quella  sensazione  di felicita' che  ad  un  certo  momento  viene  repressa,  nel  mio  mio  caso  non  proprio  volontariamente.

Fatto  e'  che  ad  un  certo  momento,  che  per  la  verita'  non  riesci  neanche  a  collocare, ti  trovi,  anzi  ti   ri-trovi  solo(  ometterei  abbandonato,  e'  troppo,  e  poi  fa  venire  in  mente  il  cane  in  autostrada)

Senza  una  motivazione ,almeno apparentemente  ,  visto  dalla  tua  parte.

Anzi  no,  con una  una  o  piu'  motivazioni che  ti  vengono offerte, che ai  piu'  sembrerebbero  pure  nobili,  sofferte ,  fatte  contronatura,  insomma  "vorrei  non  farla  sta  cosa  ma  proprio  devo,  e  soffro  come  se  non  piu  di  te"....

Ma  che  io ,  appena  caduto  dal pero come  si  dice, non  capisco.

 Sono  tutto  ammaccato, devo  aver  picchiato  anche  la   anche  la  testa,  frastornato,  ammutolito.

Perche'  come  e'  normale  che  sia    ho  dei  dubbi ,  sono  umano,  si  fa  per  dire.

Cerchiamo tutti come il santo Graal l'amore a 5 stelle , pronti via ,5 ,6,7,8 , ma ci dimentichiamo che per arrivare a 5 di solito si parte da 1.

Perche'  secondo  me    alla  fine  riuscire  a  dire  tutta la  verita  nient'altro  che  la  verita'  costa  ,e anche  carissimo, non in  tanti  ce  la  fanno.

E' un po'  come  avere  la  lettera  scarlatta   dell'onesto  stampata  addosso ,anziche'  dell'adultero.Una  bella O sulla  maglietta  e  via..

Ma l'onesto si  sa, e'  scomodo,  e  pericoloso in  alcuni frangenti.

L'essere  umano  e'  sempre  un po'  portato  se  messo  alle  strette,  ma  anche  non,  a  raccontar  bugie, bianche,verdi,rosse  ,  di  qualsiasi  colore.

La  parola  (e   l'intelligenza  aggiungerei,  non  sempre)  e' alla  fine  l'unica  cosa  che  ci  distingue  dagli  animali,  dei  quali  abbiamo  comportamenti  piuttosto  simili.

Pertanto  ne  facciamo  l'uso  che  vogliamo(della  parola  si  intende)  ,   siamo  meno  istintivi, piu  calcolatori  e pensanti x  farla  breve.


D'altra  parte ,  il  facocero  maschio manco  si  sognerebbe  di  rendere  troppo conto   al  facocero  femmina, fa  le  sue  cose ,  l'istinto  prevale.

Forse  solo  il  pinguino se  ricordo  bene e  pochi  altri  animali  restano fedeli   alla propria  compagna, per  tutta  la  vita.

Ogni  tanto  penso a  quelle  coppie  della  generazione  precedente  alla  mia ,70/80 anni  che  sono  insieme  da  una vita intera.

Ne  conosco,  sono  rare.Non  c e'  invidia,  ma  un  grande  rispetto,  e ammirazione ,e la  sensazione che  noi  abbiamo  qualcosa  in  meno (anzi,molto meno)che  non  ci  permette    di  riuscire  ad  essere  come  loro.

E' vero , il  mondo    e  i  rapporti   umani  sono  cambiati, le  prospettive  e  le  esigenze  diverse,  ma  mi  chiedo  come  ci  siano  riusciti: solo  amore?  volonta'?resistenza epica?inerzia?

Ne vedo ogni tanto,stoici,mano nella mano,di solito lei meno sgangherata di lui,che se vanno a piedi a far spesa, o in chiesa o al parco, fanno  tenerezza.

Hanno  superato  tempeste   che  noi  non  riusciamo  neanche  ad  immaginare,  eppure  sono  ancora  li', lo  saranno  finche'   uno  di  loro  2  rimarra'  da  solo,  ma  soltanto  perche'  l'altro/a e'  passato a  a  miglior  vita.E  Spesso  chi  rimane  dei  2non  sopporta    l'affronto fatto  da  quello  lassu', il  comandante  della  baracca, e  poco  dopo  se  va ,non resiste, o forse per dispetto al comandante.

ps.  ho  cambiato  idea  sulla  questione  facocero.

Non  e' vero che  e'  sempre  istinto .Il  camaleonte  cambia  continuamente  colore    per  ingannare i  predatori e  per  gabbare    insetti  e  robe  cosi' ,  mimetizzandosi    alla  grande,  quindi,  calcolatore, e pure pensatore..

Ci  devo  pensare  anche  io...



domenica 27 dicembre 2020

NONNO FELICE

 Guardo  di sfuggita   e  in  maniera incompleta  un  servizio  in  tv  che  mi  fa  fa  ridere  e  piangere insieme.

Nonno  Felice(lo  chiameremo  cosi') di  anni 94 telefona  al  comando  dei  carabinieri  di un  paesino    sperduto  dove  il  vecchietto  vive,  da  solo.

Si  sente  solo , i  suoi  familiari  sono  lontani,  non  lo  possono  raggiungere , il  virus  maledetto  lo impone .

Ma  e'  natale ,  e proprio   non  ce  la  fa , vorrebbe    che  anche  solo uno  che  faccia  parte  del  comando  dei  carabinieri lo  raggiungesse    x  una  fetta  di  panettone  insieme.

Dalla  caserma  parte  un'auto   al  completo ,  4 graduati,  comandante  compreso,  che  si presentano  con  panettone  e aranciata (si  sa  ,siamo in  servizio..)

Insomma    i  tanto  bistrattati  carabinieri,  quelli    che  noi  tutti  massacriamo  nelle  barzellette ,  si  sono riabilitati alla  grande, in un  colpo  solo  ,  con  un  gesto  che apparentemente  sembra  normale.

E il  punto  a  me  sembra  proprio  questo: che  normale  dovrebbe  esserlo.

Presumo  che  nonno  Felice  non  vivesse  su  un  eremo  abbandonato,  cosi  non  sembrava  dalle  immagini.Una  casa contornata  da  case,  e il  pensiero   che  nonno  abbia  pensato  per  primi   ai  carabinieri  fa  pensare che  viviamo   in tanti,  magari  appiccicati  nello  stesso posto, ma  siamo  soli ,  e  ignorati, non  sappiamo  chi  ci abita  di  fronte  , non  riusciamo  ad  instaurare  un  rapporto  degno di tale  nome  se  non  con  una  mail ,  magari  con  PEC , meglio  essere  sicuri che " lei  non  sa  chi  sono io".

Cosi  chiamiamo  comandante  e  appuntato, si  sa  mai,  saremo  anche  piu  sicuri....

L' IMPRENDIBILE LUIGI

La storiella  e'   questa ;
2 non  ben  definite    ragazzine  di    anni  10  X  eY  (  le  mie  nipotine,  quelle  che  ogni  volta  che  mi  vedono   mi  squadrano  da  testa  a  piedi  x  capire  chi  sono..)  vogliono  salutare papy  prima  di  andare  a  letto ,  sono   a  casa  della  mamma.
Papy  e Mamy    sono  separati ormai  da un  po',  come  una  classica  famiglia  che  si  rispetti ,  con  tutti i casini   possibili,  alimenti ,litigi,dispetti,  turni   vari    x  accudire  le  giovanette  con  tabelle  excel.
Insomma  , le  solite  cose.
I  due  adulti   hanno  ormai  svoltato ,  cambiato  pagina, altri  interessi ,amici  non  solo  amici , senza  andare  nel  dettaglio insomma, come  e'  giusto  che  sia, sono  in  attesa  che  altri  casini  di  questo  tipo   vengano  rendere  ancora  piu'  complicate  le  loro  vite.
Ma  per  andare  al  punto le  ragazzine  chiamano  babbo,  anzi,  videochiamano, il  che  e'  l'inizio della  catastrofe.
Babbo  contrariamente    a  quanto  pensano  le  giovani  non  e'  a  casa , insomma ,  in  compagnia, insomma ,  non  vi  spiego ,  e  quando   X e Y  incalzano  per  sapere  con  chi  e' ,  babbo   si  inventa  Luigi,  un  vecchio  caro  amico...
X  e Y li   x  li  abbozzano  ,  ma non  sono  proprio  convinte ,  ma  chi  sara'  mai  sto  Luigi   che   ti  fa  stare fuori  di  casa  fino  a  quest'ora.....tanto  che   dopo  aver chiuso  la  chiamata,   X  o Y ,  non  ricordo,  richiama  , un  po  stizzita ,   e  quasi  con  rimprovero  impone  al  padre che  non e'  il  caso    di  stare  ancora   a  casa  di  "Luigi",  che  si  metta  la  mascherina  e  vada a  dormire ,  c'e' il  virus  e  ilo  lockdown.
Episodio  n° 2:  La  scena  e'  la  stessa, qualche  gg  dopo  ,  x  e y  chiamano  babbo per la  buonanotte.
Questa  volta babbo  e'  piu  strategico, dice   di  essere  dai  nonni ,  ma  l'inquadratura magari  preparata  a  modino    lo  tradisce lo  stesso : x    e'  convinta e  sicura  che  nessun  lenzuolo  che  c'e'  a  casa  dei  nonni   abbia quel  colore ,  impossibile,  per  cui  afferma    che  quasi  sicuramente    papa'  e'   a  casa  di   quel  Luigi  dell'altra  volta.
Insomma  hanno  mangiato  la  foglia  ,  anche  se  per  loro  Luigi  e'  veramente  Luigi.
Provano  qualche  volta  durante  qualche  chiamata    a  random  a  farsi  passare  Luigi ,  x  vederlo  ,e  rimproverarlo , insomma  non  tenermi  babbo   cosi'  occupato,  noi  siamo  le  figlie e  tu  chi  sei..
Ma Luigi    sfortunatamente  nel  momento  della  chiamata    non  c  e' mai,  e occupato , sta  riparando  un  mobile, sta  cambiando  una  gomma  ,    sta  dando il  bianco,   e' in  bagno, e'  in  cantina, sta dando  da  mangiare    ai    pesci,  insomma  non  puo  mai  venire,  il  che  aumenta    il  fastidio  delle  ragazzine    che  se  avessero  Luigi  davanti   lo  gonfierebbero  di  legnate.
Mini  morale  della  favola: diamo  per  scontato,   noi  poveri  vecchi  babbioni,  che  chi  e' molto  piu  piccolo  di  noi    non  riesca  a  decifrare  situazioni   e  scenari  che  a  noi  sembra  facile    cammuffare    per  far  sembrare   che  tutto  sia  al  suo  posto,  compreso  Luigi.
Ma  evidentemente  non  deve  essere  cosi',  queste  generazioni  4.0     la  sanno  piu  del  diavolo ,Ti  fanno  un'  analisi  completa   e  ti  danno  il referto   in  tempo  reale  ,  altro    che  all'asl....
Ora  non  sappiamo se  le  2giovani analiste  abbiano  capito  chi  e'  Luigi,  magari  e'  cosi  e  noi  come  al  solito  non  abbiamo  capito  niente.
Non  vorrei  essere  al  posto  di  Luigi....